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giovedì 3 novembre 2011

IL SILVIO ASSEDIATO (E TORNA PURE SANTORO)

Il comico Antonio Cornacchione avrebbe detto "povero Silvio". In effetti oggi è un giovedì nerissimo per il nostro premier: assediato dall'Europa, assediato dai Mercati, assediato dai Ministri, assediato dai suoi parlamentari nel Pdl, assediato dall'opposizione e da Napolitano, assediato dai Processi e dalle intercettazioni...Come se tutto questo non bastasse, questa sera torna in onda Michele Santoro con il suo nuovo programma Servizio Pubblico.
Secondo me Berlusconi sta pensando che tutto questo faccia parte di un grande scherzo di Halloween collettivo organizzato dal suo factotum e consigliere personale Walter Lavitola, visto che l'italo-panamense-giornalista-imprenditore-faccendiere dovrebbe essere ospite in collegamento proprio da Santoro. "Dai su Walter...Dimmi che è uno schèrzo, Cribbio!"
Continuando a parlare di megalomani, ritorno su Santoro. Il dissidente-licenziato con buona uscita milionaria dalla Rai torna -come ho già anticipato- con la trasmissione Servizio Pubblico. Oggi finalmente si è capito perchè questo programma si chiama così: è un servizio pubblico, nel senso che si trova su tutte le piattaforme (radio, tv locali, digitale, Sky, internet, facebook) e quindi non puoi sfuggire, devi guardarlo per forza...Se non lo vedi viene a casa tua il giorno dopo Santoro in persona che ti racconta quello che ha mandato in onda: farà concorrenza sia a Porta a Porta di Vespa che a tutti i venditori "porta a porta"; racconterà la sua verità dei fatti, facendo concorrenza ai Testimoni di Geova!
C'era uno che pensava di essere "l'Unto del Signore", ma ce n'è un altro che pensa di avere il dono dell'ubiquità e della verità assoluta. Chi è il più megalomane? Giudicate voi.
Al prossimo Raglio!

P.S.  Una piccola notazione: la Satira deve essere libera di scherzare su tutti, senza stare a guardare il colore politico o le idee delle persone che si colpiscono. Come devono essere liberi di dire la propria verità Santoro e Saviano, ci deve essere la libertà di scherzare anche su di loro. Se la Satira è a senso unico e colpisce sempre e solo certe idee di certe persone, allora (a mio avviso) non c'è più libertà. La Satira verrebbe assorbita completamente dalla propaganda politica e i comici sarebbero politici a tutti gli effetti (come è accaduto in qualche).




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