Lo spettacolo in questione si chiama Paolo Rossi - Confessioni di un cabarettista di M. : so che è andato in onda il mese scorso sui Sky, ma non essendo abbonato l'ho visto in chiaro su Cielo solo ieri sera. Devo dire che avrei potuto vederlo anche prima visto che su YouTube i filmati sono stati caricati il 25 maggio...Comunque meglio tardi che mai. Chi di solito legge questo blog sa che ho preso in esame più o meno sempre gli stessi artisti (Fiorello, Benigni, Crozza, Panariello, Checco Zalone) perchè sono quelli più popolari e meno ostracizzati dalle reti televisive principali. Finalmente parliamo di Paolo Rossi, un allievo di Dario Fo, un attore poliedrico e un cabarettista che fa della vera satira graffiante.
Per una buona parte dello spettacolo Paolo Rossi si è presentato con un saio da frate e in questa veste, oltre a fare le sue confessioni da uomo di palcoscenico, si è messo a parlare del difficile rapporto tra comicità e Chiesa Cattolica -in particolare sbeffeggiando il Papa-, in un periodo in cui il Vaticano è nell'occhio del ciclone per gli scandali.
Per quanto riguarda invece la satira, il pezzo più incisivo e divertente è stato quello in cui il comico stravolge la canzoncina della Vecchia Fattoria, facendola diventare "La Nuova Fattoria", una canzone rock per i bambini cattivi in cui si mescolano i versi degli animali con le tasse, l'economia, l'integrazione, vizi e mal costumi vari del paese, fino ad arrivare a un noto personaggio politico trasformato nel "Verro di Arcore"...
Tutto lo show è stato ben costruito sulla scenografia e l'atmosfera del circo, con tanto di clown assistente di studio. Anche il ritmo è stato abbastanza spedito e quindi il pubblico (sia nel teatro che a casa) non può dire assolutamente di essersi annoiato. E bravo Paolino Rossi!
Al prossimo Raglio!
Al prossimo Raglio!
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